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domenica 30 maggio 2010

BioClimatica...




Serre Urbane


La serra come luogo di incontro, di relax, di gioco, ma anche di cura, di attenzione, di coltivazione di qualcosa che cresce e vive nel tempo, dove la doppia dimensione urbana e rurale (sociale e agricola) si esprime in un doppio suolo, coltivabile in parte e in parte 'arredabile' come un salotto domestico. Uno spazio provetta di una nuova circolarità tra natura e artificio, luogo racchiuso e contesto esteso, fisiologia del corpo e dell'epidermide architettonica che lo racchiude (attraverso la progettazione attenta dei meccanismi di raccolta e depurazione delle acque, di immagazzinamento ed utilizzazione dell'energia solare e dei sistemi di ventilazione e di areazione).


AGRICOLTURA IDROPONICA



L’agricoltura idroponica è un metodo di coltivazione delle piante in acqua, considerata tecnicamente sofisticata la si pratica nella maggior parte delle regioni del mondo. Le applicazioni di un’agricoltura urbana idroponica sembrano risalire almeno ai giardini pensili di Babilonia, dimostrando di produrre frutta e ortaggi utilizzando fino a 20 volte in meno di terra e 10 volte in meno di acqua rispetto alla convenzionale agricoltura, eliminando pesticidi chimici, fertilizzanti ed emissioni di CO2 dalle macchine agricole e trasporti a lunga distanza. La coltivazione idroponica idroponica è una tecnica di agricoltura avanzata ed intensiva, dove le piante sono cresciute in un ambiente controllato (in serra) con acqua contenente minerali essenziali. L’agricoltura urbana idroponica è sostenibile in quanto grazie alla migliore tecnologia disponibile è in grado di coltivare prodotti nelle città offrendo un elevato rendimento da un piccolo ingombro, utilizzando fonti energetiche rinnovabili.



Grazie all’agricoltura urbana idroponica si possono realizzare sistemi di produzione alimentare sostenibile combinandola sul tetto e sulle pareti verticali, riducendo l’impatto ambientale dell’agricoltura e contribuendo alla sicurezza alimentare. Obiettivo dell’agricoltura urbana idroponica è:
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1.L’idroponica salva la terra: rendendo circa 20 volte più di una coltivazione in terra.
2.L’idroponica salva l’acqua: grazie ad un ricircolo per l’irrigazione si andrà a consumare fino a 10 volte in meno di acqua.
3.L’idroponica riduce l’inquinamento: le serre urbane eliminano l’uso di trattori e macchine agricole così le emissioni di co2 e l’uso di combustibili fossili.
4.L’idroponica recupera le acque piovane: la serra può essere progettata in modo da trattenere ed utilizzare l’acqua piovana.
5.Conseguentemente un’agricoltura urbana idroponica riduce gli effetti delle piogge torrenziali.
6.L’idroponica migliora la sicurezza alimentare: la gestione integrata dei parassiti non richiede pesticidi chimici, migliorando l’accesso alle verdure fresche per le comunità urbane.
7.L’idroponica riduce i rifiuti: il calore prodotto dagli edifici può benissimo essere utilizzato per riscaldare la serra.
8.L’idroponica rinfresca gli edifici: nel caso di un agricoltura urbana sul tetto o sulle facciate verticali, la copertura vegetale mitiga l’effetto del calore come un’isolante.



Produrre alimenti in città in modo sostenibile, senza emissioni di CO2 e nessun flusso di rifiuti. Le verdure coltivate al Science Barge richiedono 7 volte meno terra e 4 volte in meno di acqua rispetto alle coltivazioni agrarie. Più della metà della popolazione mondiale vive nelle città. La fornitura di prodotti alimentari a queste città si basa su trasporti che inquinano l’aria e l’acqua. Troppo spesso l’agricoltura convenzionale rilascia fertilizzanti nelle falde acquifere inquinando i torrenti e i fiumi. Le piantagioni tradizionali tendono così a contribuire all’inquinamento atmosferico e al riscaldamento globale. Science Barge quindi risulta un ottimo modo per alleggerire il degrado del pianeta, producendo prodotti alimentari, energia e acqua. L’agricoltura urbana può risultare un buon buon metodo per proteggere l’ambiente e l’uomo.
“Il Science Barge utilizza un sistema di coltivazione in serra a ricircolo denominato idroponico, facendo crescere così pomodori, lattuga, cetrioli e peperoni. L’agricoltura idroponica non fa uso del suolo e utilizza solamente acqua piovana ed acqua dei fiumi. L’energia proviene solamente da fonti rinnovabili come il solare, l’eolico e da biocarburanti, pertanto non contribuiamo a nessun riscaldamento globale”. L’obiettivo del Science Barge è quello di aiutare la gente a vivere in modo sostenibile grazie all’agricoltura urbana , producendo ciò di cui si ha bisogno senza danneggiare il mondo intorno a noi. Il progetto di agricoltura urbana idroponica promosso dal Science Barge sta facendo parlare di sè a New York, dove su una chiatta da turismo si rende maggiormente visibile e accessibile al pubblico. Il Science Barge è un progetto senza scopo di lucro e vive grazie alla filantropia degli scienziati che vi partecipano. Ma il team spera così di far luce sull’agricoltura urbana idroponica, praticabile in tutto il mondo, da Shangahi all’Avana e Dakar. Così obbiettivo del Science Barge è quello di provare la redditività possibile dell’agricoltura idroponica non utilizzata in città. Così gli scienziati sperano di operare a progettare questi sistemi nei tetti, partendo proprio dalla pubblicità esercitata nelle scuole che necessitano di verdure fresche a pranzo.




In questo sito si parla della realizzazione di un allegro signore americano, Travis W. Hughey, il quale ha realizzato con materiali di recupero un impianto di coltura acquaponica

AGRICOLTURA IDROPONICA VERTICALE_Le Nuove Tecnologie per l’Agricoltura Verticale

“L’agricoltura verticale creerebbe scorte alimentari locali, consentendo un maggiore sviluppo sostenibile della zona”, afferma Glen Kertz, CEO di Valcent, una società di El Paso, Texas, che sta tentando questa via tecnologica sostenibile. La sua azienda realizza serre per coltivazione idroponica verticale, piuttosto che esterna e orizzontale. Il risultato è risparmio di spazio, vitale nelle aree urbane e che consente agli agricoltori di irrigare e concimare con molti meno rifiuti e sostanze inquinanti.
Al laboratorio di El Paso, le colture crescono in vaso su righe in chiari pannelli verticali che ruotano su un nastro trasportatore. Così il movimento delle piante consentirebbe loro di ricevere la stessa esatta quantità di luce e sostanze nutritive necessarie; “è un processo di ottimizzazione” spiega Kertz, “che permette alle piante di crescere alla lattuga ad esempio 15 volte in più rispetto ad una normale coltivazione per ettaro, con il 5% di acqua utilizzata nell’agricoltura convenzionale.” La Valcent ora mira a terminare un impianto su scala commerciale entro i primi mesi di questo 2009.

MeMbRaNe









COSTRUIRE CON LE MEMNBRANE..





WATERCUBE
Il rivestimento è realizzato con una doppia membrana costituita da un innovativo involucro trasparente denominato “Etfe” che sarà in grado di catturare il 90% dell’energia irradiata dal sole con la quale si riscalderà l’edificio al fine di ottenere l'adeguata temperatura per le piscine e gli spazi interni. A livello strutturale, il complesso è capace di rispondere efficacemente ai requisiti antisismici.




martedì 25 maggio 2010

partnership_IG-ART

13-05__La Dott. Marika Massara, Psicologa, Psicoterapeuta e Regista teatrale, che opera nell'Associazione Culturale Ig-Art, mi ha accolto nel suo studio. Ho cominciato così ad esporre il tema degli UrbanVoids, in particolare del mio, e lei si è presentata disponibile nel sostenere il progetto. Nell'intervista mi ha iniziato a parlare del suo lavoro, delle sue attività teatrali che operano soprattutto nel settore terapeutico. Così dopo aver parlato insieme delle possibili attività teatrali idonee al mio concept, mi ha dato alcuni spunti su come organizzare meglio il programma, e mi ha fornito del materiale riguardante i vari laboratori da lei svolti, e dei siti internet per arricchire la mia ricerca.

domenica 9 maggio 2010

_Bang_


_Programma_

venerdì 7 maggio 2010

Crossing_2___Revisione 04-05-2010

Iniziare una possibile configurazione formale:
- elaborazione della forma lavorando a diverse scale;
- studiare i punti di aggregazione delle "particelle", verificandone l'unione o la separazione;
- lavorare su più piani, studiando le forme pensando anche alla destinazione d'uso.
Rebuild Nature:
- integrarla nel progetto tramite la creazione di serre, microcosmi naturali all'interno dell'edificio, che si collegano al concetto di terapia, luogo di relazioni.

domenica 2 maggio 2010

Partnership

Dopo aver contattato molteplici associazioni culturali, tramite email, ho ricevuto le prime risposte.
Non rimane che fissare i primi colloqui..

1_MetamorfosiTeatro










2_igArt






3_Casa dei Teatri










4_Voci&Progetti